Marcia per il clima: un ruggito o un belato?
«Il movimento giovanile sull'ambiente, c'è aria di un nuovo '68». Così recita il titolo di un articolo dell'Ansa del 15 marzo 2019, giorno in cui studenti (e non) in ogni parte del globo si sono uniti in una manifestazione (la "marcia per il clima" in favore della lotta ai cambiamenti climatici, che da anni invadono a giorni alterni le prime pagine dei quotidiani lasciando intravedere un futuro plumbeo per la sopravvivenza della razza umana. Sembra una fiaba rivoluzionaria. Una ragazzina di appena sedici anni, con la sua caparbia decisione di saltare la scuola ogni venerdì per far sentire …
La Lega al confine tra democrazia e dittatura
Quando andavo al liceo le televisioni mandavano i loro giornalisti, durante le giornate di sciopero studentesco, davanti alle scuole, a fare qualche domanda ai poveri malcapitati: per cosa manifestavano, chi c’era al governo, cosa c’era di sbagliato nelle riforme in corso d’approvazione e via dicendo. E, puntualmente, i giornalisti trovavano studenti ignoranti o “sempliciotti” che fornivano risposte smodate o deludenti e studenti più preparati o “sofisticati” che usavano parole più acculturate o assennate. Il giorno dopo, in televisione, c’erano sovente solo i primi, ché i secondi fanno meno spettaco. È una pratica giornalistica diffusa e conosciuta: ci si immerge tra …
La disobbedienza civile e il divorzio alla catalana
La democrazia spread-giudicata
L'economianon solo si è emancipata dalla politica e dalla morale, ma le ha letteralmente fagocitate. Occupa la totalità dello spazio. E lo stesso vale per la sfera della rappresentazione. Un pensiero unico monopolizza lo spazio della creatività e colonizza le menti. La razionalità trionfa dappertutto e il calcolo costi-benefici si insinua negli angoli più reconditi dell'immaginario, mentre i rapporti mercantili si impadroniscono della vita privata e dell'intimità.(Serge Latouche, L'invenzione dell'economia)Ormai, da quel lontano 2011 in cui il "Governo Berlusconi IV" fu poco cortesemente accompagnato alla porta per accogliere l'allora neo-senatore a vita Mario Monti, lo spread è diventato …
Lettera aperta a Luigi Di Maio
Gentile ministro Di Maio, ho letto con interesse il suo post su facebook del 12 ottobre in merito agli eventi della manifestazione studentesca dello stesso giorno a Torino. Mi fa piacere che lei non sia stato tentato dalle posizioni di altri leader di partito, che negli ultimi anni hanno appiattito sotto il termine di “violenza” ogni protesta sociale che si discostasse di un dito dal conformismo. Indubbiamente bruciare dei manichini che raffigurano il volto di qualcuno porta con sé tracce di violenza, e immagino che se su quei manichini ci fosse stata la mia faccia ne sarei rimasta impressionata, e …